We kindly invite you to the opening of the exhibition Rassegna Architettura Arco Alpino 2016/17 on Monday, 29 January 2018 AT 8 pm in DESSA Gallery.
L’associazione Architetti Arco Alpino, fondata il 20 maggio 2016 dagli Ordini degli Architetti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, Provincia di Belluno, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia di Cuneo, Province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, Provincia di Sondrio, Provincia di Torino, Provincia Autonoma di Trento e Provincia di Udine, nasce con lo scopo di creare sinergie tra i partecipanti e di coordinare le iniziative legate alle tematiche culturali e professionali con rilevante caratterizzazione alpina, con la consapevolezza che le affinità delle caratteristiche geografiche delle Alpi hanno sempre determinato e determinano tutt’oggi problemi ed esigenze simili.
La mostra Rassegna AAA 2016/17, è il primo contributo che i nove soggetti promuovono al fine di creare un comune terreno di riflessione sulle pratiche e sulle prassi progettuali odierne in ambito alpino. Sono rappresentate 22 opere, completate tra il 2010 e 2016 nella porzione italiana dell’area geografica identificata dalla Convenzione delle Alpi, scelte dalla giuria tra i 246 progetti presentati alla rassegna.
Presentati sono anche i progetti di tutti i progettisti Friulani partecipanti alla Rassegna AAA, in continuità con gli obiettivi di collaborazione e confronto sulle tematiche comuni e specifiche riguardanti gli aspetti architettonico-culturali, già da tempo esperiti con la vicina Slovenia e in particolare con la Direzione della Galleria Dessa di Ljubljana.
“Apparteniamo a luoghi dove l'orizzonte è occupato da pendii, boschi e rocce. Luoghi dove la morfologia e la quota del territorio limitano considerevolmente lo spazio antropico, portando l'uomo a misurarsi con condizioni avverse sperimentando nel corso del tempo le modalità con cui insediarsi. Luoghi dove le risorse naturali offrono opportunità ma richiedono rispetto. Questo sono le Alpi. Una scogliera segnata da solchi ed accidentalità, attraversata da valichi che uniscono mondi oggi sempre più uguali. Un territorio risultato da un lento e lungo processo di stratificazione, che durante le ere geologiche ha sedimentato la struttura mentre in tempi più recenti ha depositato quelle tracce e mutazioni che ancora oggi cerchiamo di comprendere ed interpretare. Le Alpi “come palinsesto”, costituiscono quindi un tessuto di riferimento sovraccarico di segni, dove la forza di ciò che unisce rende evidenti le peculiarità che contraddistinguono ogni singola porzione di territorio.”
Arch. Alberto Winterle, Presidente Associazione AAA
“Le Alpi italiane presentano forti disomogeneità, il che corrisponde alla loro ricchezza: zone turistiche vicine a vallate produttive, grandi aree abbandonate nei pressi di tante piccole città, e infrastrutture viarie, monumenti storici e parchi nazionali a diretto contatto tra di loro. In Italia, non esiste un’identità alpina abbastanza tipica da essere riassumibile in un’unica immagine, forma o materiale. Le Alpi, non possono essere considerate soltanto come un luogo idilliaco, naturalistico, privo di problemi e slegato dalla “civiltà di pianura” a pochi chilometri di distanza. Ogni architettura delle Alpi italiane si trova, nel bene e nel male, a dover riflettere sulla complessità di questa situazione dinamica, stratificata e contraddittoria. Le opere scelte privilegiano la linearità alla complessità, il ragionamento al formalismo, la qualità costruttiva all’appariscenza. Tutte cercano il dialogo costruttivo con lo straordinario paesaggio alpino (che riguarda sia la natura che la cultura), preferendo sempre il coraggio alla timidezza.”
Archi. Bernardo Bader (A), Sebastiano Brandolini (ITA), Quintus Miller (CH), componenti della giuria Rassegna AAA 2016
MOSTRA AAA
Progetto: Associazione Architetti Arco Alpino
Coordinamento: Arch. Alberto Winterle, presidente AAA
Segreteria: Arch. Michele Andreatta
Concept mostra: weber+winterle architetti
Progetto grafico: studio Mut. Martin Kerschbaumer, Thomas Kronbichler
MOSTRA AAA A DESSA
Organizzazione e layout: Ermes Ivo Buzzi, Maja Ivanič
Traduzione in sloveno: Antonio Sivec
Design e stampa del invito e depliant: Matformat
Progetti dei progettisti Friulani
1 CASA DEL POPOLO DI PRATO CARNICO, 2012, Architetti Battigelli Vittorio/Marino Pavoni
2 LA CJASE DAL LEN/LA CASA DEL LEGNO, 2013, 4ad-Architetto Andrea Boz
3 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO DI CHIESA DI S. MICHELE ARCANGELO, TARVISIO, 2012, Architetto Ermes Ivo Buzzi
4 AUDITORIUM CANDONI: RISTRUTTURAZIONE-AMPLIAMENTO E ADEGUAMENTO, TOLMEZZO, 2012, Architetti Camporini/Schiavi
5 PALESTRA FITNESS, IMPONZO, 2015, Studio Architetti Camporini/Schiavi+ATP
6 SISTERHOUSE, SAN PIETRO AL NATISONE, 2011, a.R.C. Architetto Roberto Corsano
7 CASA SULLA COLLINA DI ZUGLIACCO, 2011, Architetto Pezzetta Gianfranco
8 CASA UNIFAMILIARE CON VISTA DELLE ALPI GIULIE, TARVISIO/COCCAU, 2011, Architetto Edo Piantadosi
9 VALORIZZAZIONE DI UN ANTICO PERCORSO CELTICO PRESSO ABITATO DI GODO, GEMONA DEL FRIULI, 2012, Architetto Sandro Pittini
10 ARCAICA CASA UNIFAMILIARE IN LEGNO, SAMMARDENCHIA/TARCENTO, 2012, Ronco Serra Architetti
11 CASA LIZZI UNIFAMILIARE, ARTEGNA, 2011, Architetto Piero Siega
12 GIARDINO PENSILE E AUTORIMESSE, ARTEGNA, 2011, Architetto Piero Siega
CONTACT
Institute DESSA architectural center
DESSA gallery
Židovska steza 4
SI-1000 Ljubljana
T +386 1 25 16 010
E galerija@dessa.si
OPENING HOURS
Tuesday – Friday
12:00 – 18:00
DESSA gallery is a member of the Architect Jože Plečnik Fund Assembly and Fund Board, which awards the most important national Plečnik Awards
and
an Advisory Committee Member, which presents the most important European awards for architecture, the EUmiesAwards.
The private institute DESSA architectural center has the status of a non-governmental organization that works in the public interest in the field of culture (Ministry of Culture) and in the field of spatial planning (Ministry of Natural Resources and Spatial Planning).
The interior of Gallery DESSA at Židovska steza 4 in Ljubljana, designed by architect Boris Podrecca in 1988, has been declared a cultural monument of local importance in March 25, 2024.
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